Galateo a tavola, anche per i bambini
La cena non deve diventare una tortura, né un circo in cui volano per aria piatti e cibi: il galateo esiste anche a tavola e non è affatto superato.
Questo non significa che cresceremo piccoli soldatini, ma persone educate. Non è questo lo scopo?
Le buone maniere a tavola:
- masticare a bocca chiusa, che è anche una questione di sicurezza;
- stare seduti comodi, avendo una sedia adatta;
- evitare commenti sgradevoli come ‘che schifo!’, oltretutto senza avere assaggiato ciò che abbiamo davanti;
- impugnare correttamente forchetta e coltello;
- pulirsi la bocca e le dita con il tovagliolo (e non sulla tovaglia o con la manica) prima di bere dal bicchiere;
- non gettare il cibo per terra;
- rispettare le regole del dialogo anche a tavola: parlare tutti insieme, ascoltando in silenzio e intervenendo al momento opportuno, senza interrompere.
Questo si ottiene coinvolgendo i bambini sia nella preparazione dei cibi, sia adottando strategie di pace: smettiamola di vivere nella continua tensione con i figli. Fare prove di forza non migliorerà la situazione, ma anzi ci indebolirà, perché i bambini entrano in un circolo vizioso di frustrazione e stanchezza e noi a ruota dopo di loro, finché il pasto diventerà un incubo per tutti.
Inizialmente il bambino che viene svezzato toccherà il cibo con le mani, per comprenderne anche la consistenza, la temperatura, gli ingredienti. Piano piano, fornendogli posate facili da maneggiare, si sentirà felice di sviluppare la capacità di mangiare da solo come i grandi, e lo farà volentieri.
Evitiamo di stargli addosso con mille comandi: Non muoverti, non sporcarti, non toccare, stai composto…
Piuttosto elogiamo le buone maniere acquisite: Sei molto bravo ad usare le posate!
In questo modo il bambino sentirà che la sua autonomia è apprezzata e non si sentirà aggredito da giudizi negativi sul suo conto, che ne minano l’autostima.
Quando il bambino diventa insofferente a tavola e inizia a saltellare sulla sedia, fare lo sciocchino o dondolare, allora è il chiaro segnale che è sazio o ha perso la concentrazione:molto meglio concedergli di alzarsi, sparecchiando la sua parte.
Se ha finito può alzarsi, ma non può scegliere la via di mezzo, ovvero mangiare un boccone, correre per casa con il boccone in bocca (pericolosissimo!), poi di nuovo mangiare un pezzo e di nuovo giocare. E, sopratutto, non rincorriamolo per casa! Ho letto genitori e nonni che imboccano i bambini persino in bagno. No.
Amare il cibo è bellissimo, non riduciamolo a un atto privo di senso, di consapevolezza, di convivialità e di bellezza!
fonte: mammafelice
Copyright © Asilo bilingue - Asilo nido brescia